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- Olivo
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- Sambuco nero
- Schisandra
- Scutellaria
- Sedano
- Serenoa
- Serenoa
- Shitake
- Spirea ulmaria
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- Tarassaco
- Tè bianco
- Tè verde
- Tiglio alburno
- Timo
- Uva
- Uva ursina
- Verga d'oro
- Viola del pensiero
- Vite rossa
- Withania
- Zenzero
Scutellaria
Scutellaria
Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Labiatae, alta dai 20 ai 40 cm, con foglie opposte lanceolate. Cresce in Asia, in Siberia e nel continente Americano, dove i nativi la utilizzavano per le sue proprietà antinfiammatorie verso gli apparati respiratorio e gastrointestinale. La droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dalle radici, che contengono flovonoidi, come la baicalina, iridoidi come lo scutellarioside e fitosteroli come il beta-sitosterolo. I principi attivi alla base della pianta offrono dei preziosi benefici nei confronti della circolazione, dimostrandosi un efficace rimedio antipertensivo, La scutellaria ad uso interno si dimostra infatti un rimedio prezioso da assumere in combinazione con altre piante officinali per il trattamento di diverse condizioni patologiche legate alla circolazione, può essere quindi assunta dai soggetti che soffrono di ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, problemi circolatori connessi con il diabete; non va poi trascurata la sua azione benefica nei confronti dei lipidi abbassando il tasso di colesterolo nel sangue. Alcuni studi clinici dimostrano le proprietà della scutellaria nei confronti di diversi disturbi gastrointestinali, in particolare a questa pianta possono essere attribuite diverse azioni di tipo curativo, e tra le sue virtù principali vanno indicate quella sedativa e rilassante, a cui si aggiungono l’azione antinfiammatoria, una valida attività tonico-nervina ma anche antispastica.